Abilita accessibilitàAbilita accessibilità

Seconda edizione del Premio "Eccellenze dell'Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente"

24 giugno 2018

Seconda edizione del Premio “Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente”: a Takeda il primo premio per due progetti in area Gastro e IBD

La personalizzazione dell’informazione scientifica in area gastroenterologica e il racconto del vissuto dei pazienti affetti da MICI sono gli obiettivi dei due progetti d’eccellenza, dal titolo “Il valore della salute in Area Gastro: appropriatezza e sostenibilità” e “Non aspettando Godot”

Roma, 25 giugno 2018 – Doppio podio per Takeda, che ha ottenuto il primo posto per la categoria Informazione Scientifica Frontale, con “Il valore della salute in area gastroenterologica: appropriatezza e sostenibilità” e per la categoria Patient Support Program, con il progetto“Non aspettando Godot”, durante la seconda edizione del premio “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente”, realizzato da Merqurio Editore, con il Patrocinio di FNOMCeO, con l’obiettivo di riconoscere e premiare la qualità dei progetti d’informazione scientifica.

 

Con “Il valore della salute in Area gastro: appropriatezza e sostenibilità”, progetto focalizzato sulla personalizzazione dell’informazione scientifica, Takeda pone l’attenzione sugli specialisti per fornire loro un aggiornamento scientifico tempestivo, costante e continuo, di alto contenuto qualitativo. Grazie anche alla multicanalità, i medici ricevono aggiornamenti, che si traducono in reali benefici per la cura dei pazienti, sulla base delle specifiche esigenze cliniche rilevate durante gli incontri con gli informatori scientifici. In particolare, il progetto fa focus su tematiche di appropriatezza terapeutica degli IPP (inibitori della pompa protonica).

 

Il progetto “Non aspettando Godot” si rivolge ai pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, che sono stati coinvolti in 12 laboratori teatrali per permettere loro di far emergere il vissuto emotivo della malattia, ed esprimere attraverso il linguaggio drammaturgico cosa significa essere perennemente “in attesa” (di una spiegazione della causa, di certezze sul decorso, di una terapia risolutiva), stato in cui tale patologia obbliga a vivere. L’obiettivo del laboratorio che all’inizio del prossimo anno diventerà anche una rappresentazione teatrale, è duplice: dare voce ai pazienti e aiutarli a raccontare la malattia, e al tempo stesso sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica. “Non aspettando Godot” è un progetto ideato e condotto da Michele Palazzetti, coach e formatore IPSE-Istituto Psicologico Europeo, in collaborazione con AMICI onlus e AMICI Lazio e con il contributo di Takeda Italia.

 

“Siamo orgogliosi di questi riconoscimenti, che per il secondo anno consecutivo confermano l’impegno di Takeda sul fronte dell’innovazione, per offrire agli Operatori della Salute un’informazione medico-scientifica sempre più personalizzata e ai pazienti una migliore qualità di vita.” – afferma Rita Cataldo, Amministratore Delegato Takeda Italia. “A guidarci nella realizzazione di questi progetti, i nostri valori e la volontà di mettere il paziente al primo posto in ogni cosa che facciamo. E’ quindi per noi un importante traguardo che il nostro impegno sia stato riconosciuto dalla classe medica.”