L'ulcera peptica è una lesione del rivestimento dello stomaco o del duodeno. I due tipi più comuni di ulcera peptica sono chiamati "ulcera gastrica" e "ulcera duodenale". Si ritiene che l'ulcera peptica sia dovuta a uno squilibrio tra fattori aggressivi (come l'acido cloridrico, la pepsina, la bile di riflusso, e altri) e fattori difensivi, per esempio la funzione della barriera mucosa gastrica, ricca di bicarbonato, le prostaglandine, il flusso ematico della mucosa, il rinnovamento e la migrazione delle cellule, gli antiossidanti non enzimatici ed enzimatici e alcuni fattori di crescita. L'infezione da H. pylori e l'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono le cause principali dell'ulcera peptica1.
Si ritiene che l'alterazione della mucosa, nei pazienti con ulcera peptica, sia il risultato di un’eccessiva secrezione gastrica unita a fattori dietetici o allo stress. I fattori di rischio per lo sviluppo dell'ulcera peptica includono l'infezione da H. pylori, il consumo di alcol e tabacco, l'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e la sindrome di Zollinger-Ellison2.
La prevalenza stimata della malattia da ulcera peptica nella popolazione generale è del 5-10%, ma recenti studi epidemiologici hanno mostrato una diminuzione dell'incidenza e delle complicanze2. Nel 70% dei casi si manifesta tra i 25 e i 64 anni3.
Nonostante la diminuzione complessiva dell’incidenza dell’ulcera peptica, il tasso di mortalità per le complicanze legate all'ulcera, quali sanguinamento e perforazione, non è cambiato in modo significativo e rimane un motivo di grande preoccupazione4.
I sintomi tipici dell'ulcera peptica comprendono dolore epigastrico (nella parte alta dell'addome) episodico e bruciante, dolore che si manifesta da due a cinque ore dopo i pasti o a stomaco vuoto e dolore notturno alleviato dall'assunzione di cibo, antiacidi o farmaci antisecretori. A questo dolore sono associati in parecchi casi indigestione, vomito, perdita di appetito e calo del peso3,5. Sono possibili anche complicazioni come sanguinamenti e perforazione5.
L'endoscopia gastrointestinale superiore (EsofagoGastroDuodenoScopia, EGDS) è l'esame diagnostico preferito nella valutazione dei pazienti con sospetta ulcera peptica. È altamente sensibile per la diagnosi di ulcere gastriche e duodenali e consente di eseguire biopsie e brushing citologici, in caso di ulcera gastrica, per differenziare un'ulcera benigna da una lesione maligna6.
Helicobacter pylori è un batterio spiraliforme che può colonizzare la mucosa gastrica, il rivestimento dello stomaco umano. L’infezione è spesso asintomatica, ma talvolta può provocare gastrite e ulcere a livello dello stomaco o del duodeno, il primo tratto dell’intestino7.
Il succo gastrico è composto da acido cloridrico concentrato ed enzimi digestivi8. Lo stomaco è protetto dal suo stesso succo gastrico da uno spesso strato di muco che ricopre la mucosa gastrica9; l’Helicobacter pylori approfitta di questa protezione, vivendo e moltiplicandosi proprio nello strato mucoso10. Al riparo dal succo gastrico, neutralizza l'acido che riesce a raggiungerlo mediante un enzima che produce, chiamato "ureasi"11.L'infezione gastrica da Helicobacter pylori, da sola o in combinazione col fumo12, è considerata responsabile di un'importante quota di ulcere peptiche (gastriche e duodenali), mentre molti casi sono attribuibili all'uso di farmaci gastrolesivi13,14.
Se il medico sospetta un’infezione da H. pylori, può consigliare uno dei seguenti test:
I farmaci sono in grado generalmente di risolvere la malattia con un trattamento di poche settimane, rendendo molto raro il ricorso all'intervento chirurgico. Nei pazienti positivi per l'infezione da Helicobacter pylori, viene associata una terapia antibiotica. L'intervento chirurgico è necessario solamente nei casi in cui le emorragie non regrediscano spontaneamente16.
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